Ebbene sì, questo blog ha la funzione di una papera di gomma (parafrasando Arthur Weasley)

domenica 24 febbraio 2013

Romanzi (e qualche film) sulle elezioni


Oggi è giorno di elezioni, (mi raccomando andate assolutamente a votare)!!
Ho pensato di fare un post con i romanzi che in qualche modo parlano di elezioni.

Il seggio vacante (della Rowling):
Pagford sembrerebbe un’idilliaca cittadina inglese. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti e la lotta per il suo posto all’interno dell’amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l’unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo.

Tempesta su Washington (film)
Dal romanzo Advise and Consent di Allen Drury. Allen Drury scrisse anche un seguito (Capable of honor), che sembrerebbe più incentrato sulle elezioni. Ma dato che nessuno dei due libri sembra sia stato tradotto guardiamoci il film!
Quando il presidente degli Stati Uniti sceglie un Segretario di Stato impopolare, si scatena nel Senato un'accesa lotta politica senza esclusione di colpi. Manovre di corridoio, complotti, ricatti e un suicidio. Questo film all stars (61 ruoli parlanti) è un coinvolgente melodramma politico che analizza con sagacia drammatica e lucidità critica il meccanismo della democrazia parlamentare degli USA.

Mr Smith va a Washington (film)
Ok, non ci sono elezioni, ma si svolge tutto in senato e mi è piaciuto un sacco. Con James Stewart.
Per opera di un gruppo di finanzieri e politicanti è stato presentato al Senato il progetto di una diga la cui costruzione consentirebbe dei lauti guadagni agli interessati. Accade che uno dei senatori che rappresentano lo stato in cui dovrebbe costruirsi la diga muoia. A sostituirlo viene scelto Jefferson Smith (James Stewart), giovane onesto, ingenuo, lontano dalla politica, che i politicanti confidano di poter muovere a loro agio. Sennonché a Smith, che ignora l'intrigo, viene in mente di presentare un disegno di legge per la costruzione di un campo nazionale di boy scout proprio sulle rive del fiume sul quale dovrebbe sorgere la diga.

Tutti gli uomini del re
 Libro di Robert Penn Warren (da cui anche gli omonimi film, del 1949 e del 2006)
L'ascesa politica del cinico ma carismatico Willie Stark, dai suoi inizi come avvocato idealista a governatore corrotto.

I confratelli (The Brethren) di John Grisham
I "Confratelli" sono tre ex giudici che quotidianamente si riuniscono nella biblioteca del carcere di Trumbe, Florida, un centro di rieducazione più che un vero e proprio istituto di pena. Hatlee Beech, del Texas, esperto di sentenze e appelli, Finn Yarber, della California, specializzato in fallimenti e divorzi e Joe Roy Spicer, del Mississippi, giudice di pace, passano il tempo ad occuparsi di casi di altri compagni d'istituto, a dispensare giustizia in qualche modo e soprattutto a scrivere lettere. I tre infatti, grazie alla loro preparazione giuridica, guadagnano fiumi di soldi ricattando ricchi personaggi dalla vita privata non immacolata. Ma un giorno incappano nella persona sbagliata...

Vota Larry di Janet Tashjian (seguito di Il vangelo secondo Larry)
Josh, adolescente irrequieto, curioso, no global e acerrimo nemico del consumismo, è spinto dal proprio spirito critico a dare una bella scrollata al sistema: così decide di candidarsi - a scopo di pura provocazione - alle elezioni presidenziali americane. Contro ogni previsione, ci riuscirà... Età di lettura: da 13 anni.

Elezioni a Elvira (fumetto) di Naipaul
Isola di Trinidad, 1950.Interessi personali e corruzione dominano le prime elezioni dopo l'indipendenza: una commedia grottesca in una mescolanza di pratiche religiose, costumi e magia.

Saggio sulla lucidità di Saramago (seguito di Cecità)
Cosa succede a un paese se alle elezioni i cittadini decidono in massa di votare scheda bianca? Quali ingranaggi vengono sollecitati fino alla rottura, quali contromisure andranno messe in atto? L'ipotesi più accreditata è che ci sia un legame fra questa "rivolta bianca" e l'epidemia di cecità che, solo quattro anni prima, si era diffusa come la peste. I protagonisti di "Cecità" fanno quindi ritorno, per condurci in un viaggio alla scoperta delle radici oscure del potere. Un viaggio che ci fa gettare uno sguardo nuovo e spietato sui meccanismi del mondo nel quale esercitiamo (o crediamo di esercitare) ogni giorno la nostra libertà.

Il prezzo della scelta di Richard N. Patterson
C'è ancora posto per l'integrità nella politica odierna? Si può vincere la corsa alla Casa Bianca senza scendere a compromessi? Corey Grace, senatore cresciuto in un remoto paesino dell'Ohio, uomo intelligente, affascinante e carismatico nonché ex pilota decorato della guerra del Golfo, decide di candidarsi alle primarie con i repubblicani, anche se non sempre ne condivide il programma. Due gli avversari politici: il reverendo Bob Christy, un religioso fanatico, e il senatore Rob Maretta, che pare disposto a qualunque cosa pur di arrivare alla presidenza. Due anche gli argomenti caldi al centro del dibattito e sui quali i candidati sono in totale disaccordo: il disegno di legge sulle cellule staminali e i diritti delle coppie omosessuali. Al centro di questo gioco feroce c'è un uomo che sente di essere un uomo giusto, forse addirittura l'uomo giusto, ma che nonostante tutti gli sforzi per mantenere la propria integrità morale potrebbe perdere la battaglia più importante della sua vita. Soprattutto perché nasconde uno scomodo segreto che potrebbe costargli la candidatura...

Colori primari di Joe Klein (prima pubblicato come anonimo)
(da cui il film I colori della vittoria)
Ex romanzo anonimo su un presidente che sembra ispirato a Bill Clinton.
Attratto dalla politica liberale di Jack Stanton, governatore democratico di uno Stato del Sud in corsa per la Casa Bianca, Henry Burton, nipote di un leader nero degli anni '60, entra nel suo staff per le primarie presidenziali. Impara così quanto sia lurida e spietata la lotta politica. Tratto da un romanzo di Joe Klein, caporedattore di Newsweek che seguì la campagna di Clinton nelle primarie del '92. I riferimenti a Bill Clinton e a sua moglie Hillary sono espliciti.

Molto obbligato Jeeves (o Molto obbligato, Jeeves) di P. G. Wodehouse
Pelham Grenville Wodehouse (Guildford, Surrey, 1881 - Southampton, New York, 1975) è il più importante scrittore umoristico del '900 e ancora oggi uno dei più popolari. Le sue opere - circa 90 romanzi e svariate raccolte di racconti, oltre a commedie e soggetti per film - sono pubblicate regolarmente in non meno di 25 lingue. Il suo personaggio più famoso, una figura ormai proverbiale, è Jeeves, l'impeccabile e onnisciente maggiordomo al servizio di Bertie Wooster, giovane signore che si caccia sempre nei guai. I due sono protagonisti di 12 romanzi e numerosi racconti.

Il candidato della Manciuria di Richard Condon (da cui il film The Manchurian Candidate)

L'onorevole di Sciascia
"L'onorevole", la vicenda di un modesto professore di liceo che viene eletto al Parlamento, e di una lunga carriera politica fatta di meschinità e menzogne.

Gli onorevoli (film) con Totò e Peppino de Filippo
La storia di cinque candidati alle elezioni, che cercano di essere eletti con metodi più o meno legali.



Le recensioni provengono da Amazon, Wikipedia, Feltrinelli, anche se a volte le ho rimaneggiate.
Ho trovato molto utili le seguenti pagine di Wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Novels_about_elections
http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Films_about_elections

mercoledì 20 febbraio 2013

Terry Deary contro le biblioteche

Avete saputo l'ultima? Terry Deary, autore delle Horrible Histories, Brutte Storie (edite da Salani), ha dichiarato al Guardian:
"L'idea che sta dietro le biblioteche...non è più rilevante", come dire che le biblioteche non hanno più senso. Prosegue che "non siamo più in epoca vittoriana in cui volevamo permettere l'accesso alle biblioteche delle classi impoverite. Noi paghiamo affinché sia la scuola obbligatoria a fare questo." "I libri non sono di proprietà pubblica, e gli scrittori non sono come Enid Blyton [una scrittrice inglese del secolo scorso (1897-1968)], donne della classe media che si tolgono la soddisfazione di un piccolo hobby. Devono viverci. Autori, librai e editori hanno bisogno di mangiare. Non ci aspettiamo di essere nutriti dalle biblioteche". E continua così, chiedendosi perché gli altri autori difendano le biblioteche quando queste "tagliano le loro gole e le loro borse?".

Ovvio che altri autori gli hanno risposto per le rime! A difesa delle biblioteche hanno risposto mostri sacri della letteratura come Neil Gaiman, Joanne Harris e Julia Donadlson (in un lungo aticolo, lo trovate nella sitografia qua sotto).
Neil Gaiman scrive: "Egoista e stupido, di vedute ristrette e triste. Soprattutto egoista. Terry Deary è avaro e contro le biblioteche". E poi "Amo le opinioni dei "pro-library" espresse qua sotto (nei post di risposta dell'Huffington Post). E sì, le biblioteche creano lettori, non affamano gli autori."


Brutta storia, Terry Deary, Brutta storia...


Sitografia:
Terry Deary sul Guardian, http://www.guardian.co.uk/books/2013/feb/13/libraries-horrible-histories-terry-deary
Julia Donaldson sul Guardian, http://www.guardian.co.uk/books/2013/feb/15/julia-donaldson-libraries-terry-deary-attack
"Huffington Post", http://www.huffingtonpost.com/2013/02/14/horrible-histories-author-libraries_n_2681265.html

venerdì 15 febbraio 2013

La bibliotecaria rapita di Margaret Mahy (illustrato da Quentin Blake)

Tempo fa, saputa la notizia della morte dell'autrice, mi ero ripromessa di leggere La bibliotecaria rapita di Margaret Mahy, illustrato da Quentin Blake. Ieri sono andata a prenderlo in sezione bambini in biblioteca!
Mi ha fatto cadere dalla sedia, è proprio divertente, e per me, bibliotecaria come la Mahy, è ancora più divertente. Sono 46 pagine di pura follia bibliotecaria, e che sicuramente diverte tanto i bambini. E' stato pubblicato nell'85 come supplemento a Biblioteche oggi a cura dell'AIB (Associazione Italiana Biblioteche) Sezione Sardegna. Il testo è del '78, quindi datato, ma che ci importa? Il formato è proprio identico ai libri Le letture di E. Elle (infatti dentro c'è scritto pubblicato da Bibliografica su licenza di E. Elle).
Lo trovate in biblioteca e non in libreria!



- Perché mi rapite? [...] Sono una povera orfanella e la mia sola casa è la biblioteca.
- Già, appunto - replicò il Capo dei Briganti -. Il Consiglio Comunale pagherà un forte riscatto per la tua liberazione.
                                          
 Cosa che ovviamente non succede...


- Vediamo innanzitutto - disse un consigliere - che cosa prevede il regolamento in caso di rapimento della bibliotecaria. Il relativo riscatto devesi caricare sul capitolo delle spese per il personale o su quello delle attività culturali?
- La commissione consiliare per la cultura si riunirà tra una quindicina di giorni - rispose il sindaco -. Propongo di delegarle una decisione su questo punto.
             ”
Esilarante la scena del brigante che scappa dal poliziotto! 

La signorina Gentilucci gli incollò un'etichetta con un numero, come se fosse stato un libro della biblioteca, e lo collocò su uno scaffale, tra gli autori il cui nome cominciava con la lettera B. Il brigante era classificato in ordine alfabetico. Mettere in ordine alfabetico è una delle abitudini dei bibliotecari.
     ”
La storia è divisa in 3 parti con 3 microstorie, tutte divertenti. 
Consigliato!!
La bibliotecaria Costanza Gentilini, "l'affascinante bibliotecaria", vi rimarrà nel cuore :)

Ciaooo

PS: Il titolo originale è "The great piratical Rumbustification", se lo volete comprare, in inglese è disponibile!

PPS: Le illustrazioni di Quentin Blake rendono sempre più bella lettura di un libro, Quentin Blake è sempre il migliore.

mercoledì 6 febbraio 2013

L' atlante di fuoco: recensione e appunti di lettura (citazioni)

Ho finalmente letto l'Atlante di fuoco di John Stephens (Longanesi, 2012)
E' S-T-R-A-O-R-D-I-N-A-R-I-O. 
Se dovessi dire di cosa parla, beh, direi di tre fratelli in cerca dei genitori e tre libri magici, tra maghi e creature fantastiche, avventura pura, sentimento e viaggi nel tempo. 
E' il secondo capitolo de I libri dell'inizio, e mi è piaciuto anche più del primo (L'atlante di smeraldo). Stranamente mi ha ricordato La bussola d'oro (anche se io ho letto solo i primi due della serie Queste oscure materie), un pò per l'ambientazione e il fatto di mettere in scena bambini-ragazzi, per il tema fuga-ricerca, e il tema spazio-tempo, anche se le analogie finiscono qui. E' uno di quei libri che emozionano ad ogni età, adatto a ricreare un fenomeno "globale" e per tutta la famiglia alla Harry Potter, ancora più di quanto fatto, alla fine dei conti, da Percy Jackson. 
Ecco le mie citazioni preferite...almeno fino a metà libro...mettere le altre mi sembrerebbe una cattiveria.


Da p. 52:

La casetta dell'uomo puzzava come una stalla. In effetti, per un'intera metà era coperta di balle di paglia sudicia e sembrava essere stata ceduta alle capre. Tre di questi animali vagavano vicino alla parete di fondo [...]. Il lato sinistro della casa sembrava destinato a uso umano. [...] C'erano [...] centinaia di libri. Molti mostravano segni di rosicchiature e alcuni sembravano parzialmente mangiati, forse dai topi o dai coinquilini quadrupedi dell'uomo oppure [...] da Hugo stesso in uno dei suoi accessi di rabbia.
[...] L'uomo stava lottando con un caprone intento a masticare un intero fascio di fogli. "Lascia andare, disgraziato! Ti avverto, Stanislaus!"
Michael ci mise un attimo a capire che si stava rivolgendo all'animale.
[...] "Ci lavoro da dieci anni, a quel libro![...] Ogni volta che vado un pò avanti , una di quelle idiote se lo mangia. Anche se probabilmente sono migliori giudici del contenuto dei cosiddetti esperti del ramo". 
                   ”

Parafrasando (sì, è una finta citazione) la frase preferita di Jake e Beetles:
 Che stavi aspettando? Pensavi di aprire un negozio, già che c'eri?
                  ”
p. 26-27:

"Ricostruzioni! Sceglie un evento storico e lo fa recitare. Un bello spettacolino! Senta, il suo istituto [orfanotrofio][...] per quale motivo storico è significativo?"
"Bè, fu costruito nel 1845..."
"Che noia!"
[...] "E venne attaccato dalle forze confederate."
"Aha! Tombola! [...] Perfetto! [...] Ora la vedo! La battaglia per l'orfanotrofio! Le spietate truppe ribelli! Il rombo del cannone! Bum! Bum! Orfani morti sparpagliati a terra come coriandoli! Lo metta in scena [...]"
"[...] All'epoca non era un orfanotrofio..."
"Non lasci che i dettagli rovinino lo spettacolo! Lei metta in scena la battaglia e noi la inseriamo nel tour! Le uniformi confederate le ho io, e posso farle avere uno sconto sui cannoni. A lei non resta che fornire gli orfani morti!"
"Sì, ma certo".
                   ”
(Post aggiornato il 14/02/2013)